Zingara

Mi ricordo bene di te ma non del tuo aspetto,

come se il viso tuo fosse fatto apposta per non poterne serbare il ricordo.

L’immagine che ho di te sono dei lineamenti confusi,

eppure sei indimenticabile come una dimensione mentale nascosta nei più remoti recessi della mente, ove si tenta d’accedere invano.

Zingara misteriosa senza nome,

leggendomi la mano abbiamo condiviso insieme la mia sorte avversa,

eppure sei così distante ed estranea agli enigmi che sveli a chi ti ha conosciuto.

Tra i lineamenti dell’esistenza già trascorsa sei in grado di scorgere squarci del futuro,

ma nulla di quel che sveli in fondo ti riguarda.

Ieri hai fatto parte della mia vita ed oggi sei già così lontana,

viaggi di terre in terre saggiando la linfa vitale della gente

e poi rapidamente svanisci, lasciando nelle menti altrui il riflesso sbiadito della tua presenza, come quello di un fantasma di cui non si riesce a liberarsi.

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